Ennesima esclusiva di Repubblica sul caso accompagnatrici a Palazzo Grazioli. Questa volta sono le registrazioni audio degli incontri tra Patrizia D'Addario (escort pugliese) e Silvio Berlusconi (presidente del consiglio brianzolo).
E' difficile prevedere come Berlusconi uscirà da questa storia. A me piacerebbe vederlo su un'isola deserta, visibilmente appesantito, un po' Marlon Brando, un po' Luciano Gaucci, che osserva un battaglione di creole vergini tailandesi con una batida di cocco in mano.
E' possibile, invece, intuire cosa succederà a Repubblica. Prima o poi, penso subirà una crisi di credibilità. Il punto non è aver detto il falso, ma quale verità aver deciso di raccontare.
Repubblica non è mai stata solo un quotidiano. Il mahatma Eugenio Scalfari ha fondato e cresciuto un partito, un progetto pedagogico, non un giornale. I romanzi più cool del Novecento, i pensosi articoli di Gustavo Zagrebelsky sul concetto di democrazia, le manie bibliofile di Umberto Eco, la prosa ottocentesca di Pietro Citati: tutto funzionale alla creazione di una classe dirigente liberale e socialista, laica e metafisica, chic e radicale.
Così Repubblica ha combattutto il Berlusconismo per vent'anni: educando. Uno sforzo esasperato per spiegare a quell'intellighenzia di lettori che il conflitto di interessi distorce il sistema di poteri e contropoteri, che sta nascendo una nuova forma di totalitarismo attraverso l'immedesimazione del popolo con il corpo del capo, che la libertà di stampa, che la satira, che la corruzione, che i condoni fiscali, che lo stalliere mafioso e bla bla bla. Così Repubblica ha combattutto il Berlusconismo per vent'anni, e ha perso.
Non saprei dire quando è successo: qualche settimana, qualche mese, forse qualche anno. Tuttavia, penso sia successo. Penso che Ezio Mauro abbia preso coscienza della sconfitta e capito che il luminare sociologo non è Ilvo Diamanti, bensì Maria De Filippi. Da qui l'investimento sul caso Noemi, l'attenzione per l'inchiesta di Bari, le intrusioni a Villa Certosa. Insomma: Barbara Montereale al posto di Franco Cordero.
Qui nasce il problema di credibilità. Quando il gossip avrà annoiato, quando Berlusconi sarà stato sepolto dalla libido o innalzato dalla virilità, con quale credibilità Repubblica potrà tornare a pubblicare quei sermoni intellettualoidi sulla distinzione tra pubblico e privato, sulla società liquida, sul comportamento delle masse?
so che ti è caro :
RispondiElimina"Se voi non foste il mio Sovrano,non celerei lo desio di fuggirvi lontano, ma poiche' siete il mio Signore debbo concedermi spoglia ad ogni pudore".
Cavalier lui era assai valente ed anche in quel frangente d'onor si ricopri' e giunto alla fin della tenzone incerto sul l'arcione tento' di risalir-, veloce lo arpiona la pulzella repente una parcella presenta al suo Signor: "Be' proprio perche' voi siete il Sire fan cinquemilalire e' un prezzo di favor".
"E' mai possibile porco di_un cane che le avventure in codesto reame debban risolversi tutte con grandi puttane.”
http://www.youtube.com/watch?v=NksnPsh_oFE
questo riguardo all'esclusiva e al "be cool"
ps:fonte il manifesto
"Ciò detto agì da gran cialtrone
RispondiEliminacon balzo da leone
in sella si lanciò.
Frustando il cavallo come un ciuco
fra i glicini e il sambuco
il Re si dileguò"
Anche il nostro Cavaliere pare non abbia pagato. E ne sta patendo le conseguenza.