giovedì 16 luglio 2009

Jam Session

Come dice Zoro, di questi tempi D'Alema è più imprevedibile di Brad Mehldau. Al democratic party di Roma, intervistato dal domestico Antonio Polito, l'ex Presidente del Consiglio esibisce un eloquio senza freni inibitori.
Prima, l'ex ministro degli esteri attacca Franceschini, definendolo un ingrato. Giusto: doveva proteggere la candidatura di Bersani fino alle Europee e quindi dedicarsi all'oblio.
Poi, l'ex segretario del PDS irride la vocazione maggioritaria, sostenendo che l'autosufficienza è arrogante utopia. Giusto: l'obiettivo è vincere le elezioni, governare in modo coerente non interessa a nessuno. Per chi si fosse annoiato durante il video: al posto della vocazione maggioritaria, l'ex presidente dei DS propone il modello pugliese: alleanza con Di Pietro e Casini... contemporaneamente.
Infine, l'ex presidente della Bicamerale difende l'indistruttibile apparato e diffida delle primarie. Giusto: la politica è un nobile mestiere e il miglior argomento contro la democrazia è una conversazione di cinque minuti con l'elettore mediano.
L'antipolitica per la prima volta sta a sinistra e chissà dove sono i colpevoli. Forse nella schiera degli ex? Sembrano inconsapevoli postumi in vita.

2 commenti:

  1. un'ouverture molto demodé;
    si parte da Zoro, si va contro D'Alema;
    tutto accompagnato in salsa Wittgenstein, e con un pizzico di Clerici nella nota di fondo.

    Subito a seguire Laicità con contorno di nuovismo o meritocrazia ?

    !Massì, è sempre vero che primi sono i complessi edipici (http://it.wikipedia.org/wiki/Complesso_di_Edipo)
    quindi ucciso il padre.......

    grande tommy!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    g.g.

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  2. moooooh!
    sul primo sono andato sull'usato sicuro. devo ancora prenderci la mano.
    ma quanto ci mancherai, peppone!

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